Lettera aperta di Stefano Di Filippo

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Cassis
CAT_IMG Posted on 22/12/2010, 22:12




CITAZIONE
Carissime amiche e carissimi amici del ballo, ho scelto di parlare al popolo della Danza e con quanti a diverso titolo vivono questo incantevole mondo del ballo, utilizzando l’unico strumento che mi consente una comunicazione immediata. Come spesso accade nei momenti difficili, noi tutti pensiamo a volte di “appendere le scarpe al chiodo”, pensiero che ultimamente si presentava sempre più frequentemente anche nella mia testa...

Si può lasciare la Danza perché troppo costosa… ma dopo alcuni ripensamenti mi son detto: aumento i sacrifici e vado avanti;

Si può lasciare la Danza perché con il partner “la storia è finita” (ed io so bene cosa significa), ma se cerchi … trovi “una nuova forza” per continuare;

Si può lasciare la Danza perché pensi di aver raggiunto la massima prestazione possibile, ma poi basta un gesto … e comprendi che puoi ancora crescere.


Tutto ciò è possibile, reale, valido; però non può essere valido sentirsi “competitore in difficoltà” per scelte altrui che hanno “poco di sportivo” e “molto di politico”.

In particolare, mi riferisco al divieto di partecipare alle grandi manifestazioni sportive internazionali che si svolgono in Inghilterra e che sono, per noi “ballerini - atleti – competitori” grandi occasioni di crescita. Agli atleti italiani si negano tali opportunità, a “tutti i costi”, per “un pezzo di potere altrui in più”. Si può non partecipare per libera scelta, ma non si può negare l’opportunità di crescita.

Personalmente mi è stato concesso “il lasciapassare verbale” per partecipare agli International lo scorso ottobre, per poi ricevere inviti a non farlo, e, ogni qual volta ho risposto che ci sarei andato ho visto disdire qualche appuntamento preso in precedenza.

Testardamente, con Olga, abbiamo partecipato agli International, portando onore alla “Nostra Bandiera”; onore riconosciuto con silenzio e isolamento.

Ho ricevuto riconoscimenti personali da atleti e coach (forse è questa la vera soddisfazione), ma silenzio e isolamento dalla Federazione e Nazione per cui ballo.

Non sto dicendo che le competizioni in Inghilterra sono le migliori e tutte le altre competizioni sono schifose, sto semplicemente dicendo che nel 2011 grazie a Dio dovremmo avere la libertà di decidere per noi stessi dove e quando vogliamo ballare, e nessun altro dovrebbe prendere decisioni al di fuori di noi.

Sono quello che sono oggi grazie alle esperienze e ai risultati ottenuti negl ultimi anni grazie a tutte le competizioni, IDSF e INGLESI, e valorizzo loro esattamente allo stesso modo.

Forse sbaglia chi come me pensa solo a svolgere il suo ruolo e non comprende gli atteggiamenti politici, per me oscuri.

Questa mia lettera é aperta a tutti Voi, per riflettere sulla vostra posizione, perché tutti noi siamo nella stessa situazione , per augurarmi che tutto ciò non si ripeta per altri, mi dispiacerebbe che altri atleti ingrossino le fila di chi come me é stato messo sotto pressione negl ultimi 6 mesi e si vede costretto alla decisione di non essere più iscritto alla Federazione Italiana Danza Sportiva, portandosi dietro il bagaglio di tanti ricordi belli e di tanti ricordi amari che resteranno privati.

Si, perché a malincuore ho deciso di non ballare per la FIDS fino a quando questo stato di cose non cambierá riportando indietro la libertà e il buonsenso generale all'interno della nostra Federazione Italiana .

Questa lettera non é scritta solo per motivi personali, ma é rivolta tutti noi italiani, a tutte le nazioni e a tutte le federazioni.

Sono un atleta che crede fortemente alle regole del CONI e dello sport, ma non comprendo la NON DEMOCRAZIA nello sport.

Affettuosamente.

Stefano Di Filippo

P.S. Ringrazio i Responsabili dei Vari siti e tutti i giornali che hanno permesso la pubblicazione dei miei pensieri e che in qualche modo cercano insieme al sottoscritto di fare del nostro mondo, un mondo migliore.

Source: http://www.infodanza.com/index.php?option=...mail&Itemid=188
 
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